Nelle terapie delle malocclusioni scheletriche del paziente adulto la tecnica della “surgery first” è attualmente oggetto di attenzione da parte di ortodontisti e chirurghi per i suoi molteplici vantaggi rispetto all’approccio convenzionale.
L’approccio convenzionale coinvolge la preparazione ortodontica prechirurgica seguita dall’intervento di chirurgia ortognatica e successivamente dall’ortodonzia postchirurgica: la rimozione dei compensi dentali consente un riposizionamento ottimale dei mascellari.
Al contrario in tecnica surgery first l’intervento chirurgico precede la terapia ortodontica, che avviene postchirurgia: i compensi dentali vengono risolti dopo la correzione scheletrica basale.
L’approccio convenzionale “orthodontics first” è stato validato negli anni da risultati terapeutici stabili e soddisfacenti, per cui i lunghi tempi di terapia ortodontica prechirurgica e il peggioramento estetico dato dal decompenso dentale non hanno mai rappresentato in passato una reale controindicazione alle terapie combinate ortodontico chirurgiche.
Il protocollo della surgery first ha dimostrato invece una riduzione del tempo totale di trattamento (il movimento dentale è facilitato dai fenomeni accelleratori locali indotti dalla chirurgia) e un miglioramento immediato dell’estetica facciale (con i tessuti molli normalizzati che facilitavo il movimento ortodontico postchirurgico).
Questi due aspetti al giorno d’oggi sembrerebbero sufficienti a rendere obsoleto l’approccio convenzionale, ma quest’ultimo ancora non può essere escluso dalla gestione di casi di particolari complessità dove è necessario un decompenso dentale cosi importante che se non eseguito prima non permette di programmare uno spostamento chirurgico dei mascellari in posizione stabile.

Ortodonzia prechirurgica tradizionale: tempo totale di trattamento 23 mesi

Surgery First e Ortodonzia post-chirurgica: tempo totale di trattamento 6 mesi